venerdì 3 agosto 2007

Posture e comportamenti quotidiani

Oltre agli esercizi da eseguire quotidianamente, soprattutto nella fase iniziale, sono importanti anche i comportamenti e le posture che assumiamo nelle attività quotidiane e di lavoro. Opportuni comportamenti e posture possono contribuire alla riduzione delle rigidità articolari provocate dalle errate posture che la vita di oggi ci porta ad assumere.
La posizione della schiena.
Oggi la maggior parte delle persone passano molte ore della propria giornata seduti: alla scrivania, al computer, in macchina, a tavola o in poltrona. Seduti ed appoggiati allo schienale. In questa posizione i muscoli dorsali non fanno alcun lavoro, o fanno un lavoro innaturale. E’ buona norma cercare di passare un poco del tempo che stiamo seduti senza appoggio sullo schienale della sedia o della poltrona, possibilmente con la schiena diritta. Ma soprattutto non appoggiati, in modo da mantenere in esercizio i muscoli che sostengono la colonna. E visto quante ore passiamo seduti, molte ore possono essere dedicate a questo “allenamento” che non toglie spazio ad altre attività.
Seduti per terra.
Cerchiamo di stare seduti per terra, su un tappeto e su un cuscino tutte le volte che c’è la possibilità di farlo; alla televisione, mentre leggiamo un libro e giochiamo con i figli o i nipoti. Va bene qualsiasi posizione: con gambe incrociate o distese; con la schiena diritta o appoggiata; ma seduti per terra. Ogni volta che ci sediamo per terra diamo un piccolo ma continuo contributo al miglioramento o al mantenimento della flessibilità delle articolazioni anche-bacino, ginocchia e caviglie.
A piedi nudi.
Camminate a piedi nudi tutte le volte che potete; tutto l’equilibrio del corpo dipende dalla correttezza dell’appoggio sul piede che, non a caso ovviamente, comprende ben 27 ossa più o meno articolate. Le scarpe che portiamo oggigiorno dalla mattina alla sera tendono a far diventare il piede un monoblocco senza l’elasticità necessaria per assicurare il corretto equilibrio di tutto il corpo nella varie situazioni e condizioni in cui ci troviamo nel corso della nostra giornata e della nostra attività. Due anni fa ho fatto una vacanza in Croazia con mia figlia e mia nipote di due anni, su una spiaggia di sassi; ebbene, mia nipote, nonostante i suoi piedini dalla pelle delicata, riusciva a camminare ed anche a correre a piedi nudi su quei sassi, mentre io non riuscivo a muovermi senza ciabatte. Camminare a piedi nudi ogni volta che è possibile aiuta a restituire al piede un po’ dell’elasticità perduta, con beneficio per il resto del corpo.
Camminare.
Camminate ogni volta che potete; camminare è l’attività più naturale per l’uomo (e per la donna) da quando, un milione di anni fa, ha conquistato la posizione eretta. Camminate, se potere, tutti i giorni, almeno mezz’ora. E se i vostri impegni di lavoro non ve lo consentono, ritagliatevi uno spazio nel fine settimana. Camminare è stata la prima terapia efficace con cui ho superato le crisi di lombosciatalgia a cui ero soggetto dopo l’operazione di ernia al disco. E da quando ne ho percepito i benefici, ho continuato per trenta anni a svolgere attività podistica con regolarità, almeno una volta alla settimana, per tutto l’anno, da Gennaio e Dicembre, con il gelo e con la neve e sotto il solleone di Agosto. Quando parlo con amici e conoscenti dell’attività podistica che svolgo, mi sento spesso dire: “Non ho tempo”. E’ un alibi ed una scusa con se stessi; è solo una questione di priorità delle cose che si vogliono o si possono fare nei tanti momenti in cui non si è presi da impegni di lavoro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

Grazie Graziano!
Consiglio utilissimo!